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I bite
Dr. Piero Silvestrini
Bite, vuole dire in inglese "morso" e sta a significare genericamente qualunque cosa mettiamo fra i denti.
Esistono decine e decine di tipologie diverse di questi apparecchi, da quelli preconfezionati a quelli individuali. Ognuno ha la sua specificità e le sue indicazioni. Altri termini, quasi sinonimi, possono essere splint, ortotico, placca, bite plane, michigan, hawley, jig, ferula, mouth guard ecc.
Fondamentalmente, però, a parte poche situazioni davvero complesse e sfortunate, ci si avvale di due tipologie diverse e ben determinate di apparecchi, indicate per terapie e patologie diverse. Esistono apparecchi preconfezionati, utilizzabili solo in presenza di dentatura anche nelle zone posteriori che permettono una diagnosi oggettiva in poco tempo ma che hanno una durata limitata a poche settimane e apparecchi costruiti su misura finalizzati ad una terapia a lunga durata. Diciamo comunque che i bite, proprio per il nome che portano, servono a MODIFICARE il combaciamento fra arcata dentaria mascellare e mandibolare, allo scopo di ritrovare una posizione perduta o per ricreare una possibilità di guarigione o di ricondizionamento neuro muscolare ed articolare. Servono inoltre per ristabilire schemi posturali perduti e quindi tutto ciò che può essere ad essi correlati: cefalee, mal di schiena, dolori cervicali, torcicolli, formicolii alle estremità, appoggi plantari, efficienza muscolare negli sportivi, vertigini, ronzii auricolari, apnee notturne ecc. In pratica essi possono avere una superficie di contatto con i denti dell'arcata opposta liscia o che riproduce forme dentali DIVERSE da quelle presenti in bocca.
Ogni tipo di "guaine" stampate sui denti, magari anche in materiale elastico, che non fanno altro che replicarne la forma, NON SONO APPARECCHI TERAPEUTICI, ma soltanto COSE SENZA SENSO e senza nessuna logica terapeutica.
Guaina stampata sui denti che ne ripete la forma: non è da considerarsi un bite terapeutico
Di bite preconfezionati ne sono stati proposti a decine. La nostra esperienza ci ha permesso di individuare due tipologie efficaci nel pretrattamento delle patologie della masticazione.
Un tipo morbido, basato sul principio idraulico dei vasi comunicanti, che induce un riequilibrio ed un rilassamento molto veloce dei muscoli masticatori. Molto indicato in patologie prettamente muscolotensive.
Bite preconfezionato morbido idrodinamico: problemi muscolari
 
Un tipo duro, molto particolare perché non vincolato a nessuna struttura, ma libero di galleggiare fra i denti. Molto indicato nell'intercettazione e correzione di abitudini viziate e parafunzioni come, ad esempio, tenere i denti serrati, morsicarsi le labbra, serrare ritmicamente i denti ecc.
Bite preconfezionato duro: parafunzioni
 

Questo tipo di bite è risultato, alcune volte, utile ad alleviare il dolore e gli attacchi algici da nevralgia del trigemino
E' ovvio che, proprio per la loro tipologia non individualizzata, sono di scarso confort e portabilità, ma molto efficaci nell'immediato se si è in presenza di dolori o blocchi articolari di una certa gravità.

I bite che ridefiniscono una nuova occlusione, cioè che permettono di verificare nel tempo una nuova posizione di combaciamento che segua tutti i canoni della forma e funzione dentale, prendono il nome di ortotico. La loro valenza è doppia: danno una nuova stabilità al combaciamento favorendo la deglutizione e permettono la verifica della posizione scelta ai fini di eventuali terapie sostitutive future. L'impatto fonetico e visivo è veramente minimo, e salvo rare indicazioni è realizzato inferiormente per un maggior confort.

Ortotico: bite con modellazione dentale che vincola il combaciamento in una nuova posizione terapeutica
I bite con superficie masticatoria pressochè liscia e che permettono lo svincolo dall'incastro fra denti superiori ed inferiori prendono comunemente il nome di bite-plane (morso piatto).
Bite plane: notare la superficie di masticazione piatta
Sono indicati in situazioni di forte serramento e bruxismo dentale ma non danno informazioni determinanti per una eventuale riabilitazione dentale del paziente.
Sono di norma più ingombranti e più indicati per un esclusivo uso notturno. Determinano, proprio per la loro forma, un forte rialzo della masticazione e una grande libertà di movimento della mandibola senza interferenze dentali nocive.
Bite plane: il rialzo di masticazione è notevole, utilizzato di solito di notte in pazienti che serrano o digrignano i denti.
 
 

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